Testimonianza raccolta il 24 agosto 2020 a Sant'Antonino di Susa

 

Quando il direttore della Magnadyne le aveva proposto di diventare la sua segretaria Laura aveva risposto "no, grazie, vado a fare la maestra". E ha fatto la maestra per tutta la vita

Figlia di una maestra e di un muratore alla Magnadine aveva in realtà lavorato solo pochi mesi. Faceva parte dell'azione cattolica, era iscritta alla CIST e alle ACLI.
E soprattutto attiva nella redazione di "Dialogo in Valle", giornale fondato da Don Viglongo che per le sue posizioni era poco amato dalle gerarchie cattoliche.
Il punto di riferimento ideale era la nonviolenza, lo spazio al pensiero critico era la regola e la controinformazione era l'impegno costante.
L'opposizione alla costruzione dell'autostrada e poi quello al TAV, la prima manifestazione nel '96 e la soddisfazione nel vedere che si stava consolidando un forte senso di comunità assente negli anni precedenti.
La vita nei presidi, quello di Borgone in primis, l'esperianza in una lista civica sulla soglia degli ottant'anni, le diffidenze iniziali nei confronti dei giovani dei centri sociali di cui riconosce l'impegno e la buona fede.
E poi la difficoltà ad accettare che le signore di Sant'Antonino, immigrate anni prima dal sud dell'Italia, mostrino disprezzo nei confronti dei migranti di oggi. Lei, che era stata la maestra di quelle immigrate, si rammarica che dei suoi insegnamenti non sia rimasto molto...
Oggi non riesce più a partecipare come un tempo a molte inziative notav: "lacrimogeni ne ho respirati fin troppi..."

 

Laura è nata a Mattie nel '35, oggi vive a Sant'Antonino di Susa

 

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