In Francia la lobby pro-Tav preme affinchè il Governo si dichiari a favore di una ferrovia interamente nuova, anche nella tratta nazionale fino a Lione, e da parte italiana le pressioni non mancano certo.

Nelle scorse settimane alcuni fatti degni di nota concorrono a smontare l’ostentato ottimismo di Salvini e dei massimi dirigenti TELT sui tempi di realizzazione del TAV. Arrivano dalla Francia e preoccupano chi, dalle nostre parti, si affanna a dipingere una strada tutta in discesa al di là delle Alpi.

"TAV troppo cara. Parigi gela l'Italia e rinvia la sua tratta a dopo il 2043".
Così titolava l'11 maggio 2023 Repubblica dando risalto a una non-notizia. Come stanno esattamente le cose? Pubblichiamo un commento dell'ing. Alberto Poggio, membro della Commissione Tecnica nominata dall’Unione Montana dei comuni della Valle di Susa.