E' nata una nuova biblioteca!
Si tratta di una biblioteca tematica che raccoglie già un buon numero di libri e pubblicazioni varie sul TAV in Val di Susa.
E' ospitata nella sede dell'associazione Volere la luna in via Trivero 16 - Torino, è aperta al pubblico per consultazione e prestiti.

Il Centro di documentazione del Controsservatorio Val Susa ne cura la raccolta dei libri e la gestione. I libri disponibili sono tra quelli catalogati nel nostro archivio online che per ogni libro presenta una scheda e, in alcuni casi, rende disponibile una versione digitale scaricabile gratuitamente. Nella pagina dell'archivio online per ogni libro viene segnalato se è disponibile nella nostra biblioteca.

I libri e gli opuscoli sono stati donati da militanti no tav e dagli autori che si sono offerti di donare i loro libri. La raccolta è ancora in corso, l'obiettivo è di comprendere il maggior numero possibile dei titoli catalogati che ad oggi sono oltre 200.
Al momento i titoli disponibili nella biblioteca sono 78, alcuni sono in duplice copia.
Ogni libro può essere consultato e preso in prestito previa verifica degli orari di apertura della sede (tel. 3714442275)
I libri e gli opuscoli di cui sono presenti più di due copie sono disponibili a offerta libera.

Il nostro augurio è che questa piccola biblioteca contribuisca a valorizzare un patrimonio unico nel suo genere e a far conoscere - a chi ancora lo ignora - la ricchezza dei saperi e delle relazioni umane in val di Susa, le caratteristiche di una lotta che ha fatto scuola, l'assurdità di un progetto vecchio che ad ogni anno che passa diventa più assurdo e più incompatibile con i bisogni di mobilità e con l'ambiente. 
Alcuni libri del nostro catalogo risalgono ai primi anni '90, a dimostrazione della longevità della resistenza popolare in Val di Susa; oltre venti libri sono precedenti a quel lontano dicembre 2005 in cui il movimento no tav diventò un caso nazionale e un problema per i tanti governi che da allora si sono succeduti.
Da allora la storia si ripete: cambiano i governi, vengono pubblicati nuovi libri che raccontano una storia di cui forse non conosceremo mai il finale mentre i pochi cantieri aperti sono luoghi spettrali abitati soltanto dalle forze di polizia che difendono recinti vuoti. E il TAV continua ad essere ancora sulla carta...