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Chiomonte e la Tav, la rabbia e le richieste del comune: “Il paese e’ in declino anche per colpa del cantiere, ora le compensazioni”. Ecco l’elenco completo delle opere richieste

di Fabio Tanzilli da Valsusaoggi del 06/05/2015
http://www.valsusaoggi.it/chiomonte-e-la-tav-la-rabbia-e-le-richieste-del-comune-il-paese-e-in-declino-anche-per-colpa-del-cantiere-ora-le-compensazioni-ecco-lelenco-completo-delle-opere-richieste/

 

Chiomonte è un paese in declino, ed è stato il cantiere Tav della Maddalena ad aver accentuato questa crisi e i problemi.
A sostenerlo, in un atto ufficiale, stavolta non sono i “soliti” No Tav, bensì l’amministrazione comunale del paese della Val Susa (tra cui due ex sindaci), l’unica località che fino ad oggi sta ospitando i cantieri della Torino-Lione sul suo territorio. Questa analisi è contenuta in una bozza di ordine del giorno che sarà approvata in Consiglio Comunale il 7 maggio, e i firmatari sono tutti i componenti della maggioranza che amministra il paese, tranne il sindaco Ollivier.
Ma in tal senso, è proprio la maggioranza del Comune a chiedere che il sindaco e la giunta si impegnino “ad agire sin da subito in coerenza, informando il CC sull’esito delle relative conseguenti azioni”. Che significa ottenere le opere di compensazione, subito.

 

L’ordine del giorno del Comune è stato sottoscritto dal vicesindaco Mesiti e dalla giunta, così come da tutti i consiglieri di maggioranza e dall’ex sindaco Renzo Pinard. Il tutto è partito dall’iniziativa della giovane consigliera Lucrezia Bono, tra i fondatori dell’associazione Imprend’Oc. Dopo di lei, i firmatari sono – appunto – Renzo Pinard, Roberto Perol, Alessandro Baretta, Daniela Mesiti, Alessandro Battagliotti e Giuseppe Garbati. Un “grido di dolore” che diventerà atto ufficiale, e rappresenta la nuova posizione di chi amministra il paese.
Uno strappo importante rispetto al passato, una scossa inaspettata, per un paese che negli ultimi anni ha sempre avuto un’amministrazione Sì Tav al 100%, e che oggi chiede alle istituzioni sovracomunali di essere ascoltata ufficialmente. E di ricevere le opere di compensazione promesse da anni, fornendo un elenco dettagliato che ValsusaOggi pubblica qui sotto.

 

L’analisi è chiara: “Il declino di Chiomonte, comune di mezza montagna, una volta apprezzato, tranquillo e popoloso paese di villeggiatura, è stato ed è ancora più accentuato e veloce per la presenza del cantiere della Maddalena” scrivono i consiglieri comunali.

 

A partire dal 2011, il cantiere della Tav “ha significato fra l’altro per Chiomonte: disordini fra le forze dell’ordine e parte dei dimostranti e la chiusura in località “Centrale elettrica” al libero accesso all’area “Maddalena” con consistente presidio delle forze dell’ordine”.

 

Il tutto, per il Comune, ha comportato: “Il danneggiamento e chiusura del museo archeologico della Maddalena, la notevole difficoltà d’accesso ad una significativa parte del territorio per proprietari, agricoltori, produttori, pescatori,  escursionisti e turisti, gravi danni d’immagine, da un lato i fatti di cronaca riportati dai media hanno alimentato e alimentano la percezione, in chi non frequenta Chiomonte, di una località da evitare nel timore di tafferugli o di blocchi stradali, e dall’altro lato, per chi abitualmente la frequentava,è stato anche scoraggiato dal peggioramento del clima di relazioni sociali appesantito da contrapposizioni e attriti, tende ad indirizzarsi verso altre destinazioni”.

 

L’effetto Tav, a Chiomonte “ha contribuito in modo significativo alla riduzione del numero di residenti e di villeggianti  con tutte le conseguenze facilmente  immaginabili”.

 

Ma ancora di più, oltre al danno c’è anche la beffa: “Viviamo una situazione particolare e certamente non invidiabile – scrivono i consigileri comunali – Chiomonte è infatti l’unico paese, nella tratta italiana della nuova linea Torino – Lione (NLTL), che ospita da tempo un apposito cantiere, in cui peraltro proseguono i lavori, e senza ancora beneficiare di alcun indennizzo, intervento concreto di ristoro, compensazione, sviluppo a favore della comunità locale”.

 

Cornuti e mazziati, appunto, si direbbe in parole semplici. Ed il Comune non ci sta. “Le decisioni e le risposte, circa l’inizio o meno dei lavori e la loro prosecuzione, sono risultate oggettivamente impermeabili alle opinioni ed alle azioni territoriali, e fuori quindi della portata locale – spiegano dal Comune – sulla base di quanto constatato in passato, è ragionevole sostenere che la stessa identica cosa capiterà anche per l’eventuale futuro ampliamento del cantiere della Maddalena.  Tenendo conto delle dichiarazioni e delle decisioni assunte anche recentemente a livello sovracomunale ed europeo, l’opera proseguirà comunque, ma se non si interviene in modo incisivo con un forte richiamo e continue mirate pressioni agli interessi locali, nulla cambierà in meglio per Chiomonte”.

 

Anche perché la crisi economica ha accentuato i problemi: “Gli abitanti in genere ed in particolare gli Imprenditori, i commercianti, i produttori, gli artigiani, i ristoratori, i professionisti hanno sempre  ripetutamente confermato il più che preoccupante stato in cui si trova Chiomonte – scrivono –  il territorio sta infatti vivendo una difficile fase negativa: case sfitte, edifici in stato di abbandono, assenza di importanti infrastrutture, popolazione residente e villeggiante decrescente, carenza di lavoro, negozi  che chiudono, attività imprenditoriali che cessano, e così via”.

 

Tutto questo, nonostante Chiomonte sia l’unico paese della Val Susa ad aver “accettato” e ospitato lavori per la Torino-Lione. Ed è per questo che il Comune chiede le tanto promesse opere di compensazione: “Si presentano per il territorio e per la sua popolazione, delle opportunità che occorre tempestivamente cogliere per fermare il declino del paese, per rilanciarlo al più presto, attuando quanto necessario per assorbire l’opera in un insieme coerente e accattivante – scrivono i consiglieri comunali –  l’argomento opere di accompagnamento alla realizzazione della NLTL (prima definite “compensazioni”): si è sempre parlato di circa 115 milioni di € complessivi disponibili solo per la tratta transfrontaliera (da S. J. De Maurienne a Bussoleno) previsti dalla legge obiettivo”.

 

Il Comune fa riferimento soprattutto allo stralcio del documento Smart Susa Valley del dicembre 2012, circa la distribuzione sul territorio degli interventi, ricordando che nel documento si parlava – a proposito delle risorse – di “un criterio di proporzionalità tra impatti subiti e benefici erogati”, nel solco di quanto prospettato nella mozione parlamentare del 28 marzo 2012, approvata pressoché all’unanimità”.

 

Secondo la maggioranza consiliare, quindi, “Il comune di Chiomonte è in ampio credito, e da troppo tempo, nei confronti di Regione, Stato, Comunità Internazionale.

 

“Sul passato non si può più fare nulla  se non recriminare – spiegano i consiglieri – per quel che riguarda il futuro, è indispensabile cogliere le attuali opportunità per poter contribuire  allo sviluppo del paese, preoccupandosi innanzitutto del presente, ma anche del breve – medio termine e del futuro delle generazioni che ci seguiranno. Diversamente, continueremo solo a constatare i devastanti danni subiti ed a sopportare  i disagi correlati alla costruzione di una grande infrastruttura, senza neppure la ragionevole certezza di un concomitante  positivo miglioramento delle condizioni di Chiomonte”.

 

Un esempio viene dato dall’atteggiamento “pragmatico adottato dalla popolazione circa la metanizzazione di Chiomonte – ricordano i consiglieri – che resa possibile dagli stanziamenti per le opere di accompagnamento alla NLTL,  ha ottenuto notevoli e positive manifestazioni di interesse, a prescindere dai diversi punti di vista sull’opera”.
E quindi cosa bisogna fare? Per la maggioranza “avendo pertanto ampiamente constatato l’impossibilità di modificare scelte di livelli superiori, portate peraltro avanti da organizzazioni dotate di  forze soverchianti, al di là delle diverse e legittime posizioni locali circa l’opera, è ora inopportuno continuare a dedicarsi a sterili contrapposizioni di paese (favorevoli e contrari all’opera)”.

 

“E’ tempo di agire in modo concreto – aggiungono – concentrando le energie e l’attenzione sulle cose alla nostra portata, nell’interesse del territorio e della sua popolazione, per l’immediato rilancio di Chiomonte”.

 

RIlancio che, secondo i consiglieri comunali, arriverebbe da varie proposte, che pubblichiamo integralmente qui sotto.

 

“ll documento proposto all’approvazione del consiglio comunale, prima firmataria Lucrezia BONO ragazza giovane e dinamica, vuole essere un punto di partenza al fine di portare al comune di Chiomonte quelle risorse necessarie al fine del rilancio del paese – spiega l’ex sindaco Renzo Pinard – è evidente che al centro rimane sempre il lavoro per i chiomontini e gli abitanti della valle , e le ricadute economiche sul territorio. Contrariamente alla precedente esperienza chiediamo delle garanzie sulla realizzazione di quanto richiesto. Una volta approvato, il documento verrà portato nelle sedi di competenza al fine di avere la garanzia sui finanziamenti, e il documento dovrà obbligare il sindaco Ollivier a relazionare al consiglio, ogni fatto rilevante riguardante il documento”. Per questi motivi, per Pinard “si auspica che vi sia un coinvolgimento di qualche consigliere comunale nella gestione del programma anche in enti sovracomunali al fine di sensibilizzarne l’approvazione”.

 

ELENCO DELLE PROPOSTE DELLA MAGGIORANZA DEL COMUNE DI CHIOMONTE
Chiomonte  deve:

  • accelerare la realizzazione delle opere di accompagnamento alla NLTL già previste (posa rete gas, adeguamento rete energia elettrica, paravalanghe e argine deviatore);
  • ottenere la garanzia sul completamento della rete gas  per tutto il capoluogo, con l’ottenimento di congrui contributi a sostegno dei costi di rinnovo/costruzione/adeguamento degli impianti privati;
  • ottenere da subito, in attuazione della legge regionale n.4 del 2011, una maggiore occupazione di  mano d’opera di Chiomonte nel cantiere e il coinvolgimento di imprese e di artigiani locali per l’affidamento di lavori in subappalto, nonché il coinvolgimento degli esercizi commerciali e dei professionisti del territorio in attività di servizio e di sviluppo;

 

  • In ogni caso, ed a maggior ragione se si ampliasse, come ipotizzato, il cantiere della Maddalena:
        • partecipare in modo pieno e proattivo alle attività di studio inerenti l’ipotesi di eventuale ampliamento del cantiere;
        • avviare e concludere, ottenendo le necessarie risorse tecniche, amministrative, organizzative, economiche finanziarie, gli studi di pre fattibilità relativi ai progetti delle opere di accompagnamento alla linea ferroviaria Torino Lione, ivi comprese le relative e sinergiche attività (ad es promozione e sviluppo del turismo). Si veda al riguardo in allegato (pagine 5, 6, 7) un embrionale elenco di iniziative ed attività da considerare;
        • individuare, programmare e realizzare le ulteriori opere di accompagnamento su Chiomonte di cui al precedente punto;
        • considerare prioritario ed indispensabile che le iniziative/attività di avanzamento progetti e poi di avanzamento lavori inerenti il tunnel di base della linea Torino – Lione si svolgano, in modo inscindibilmente contestuale  alle  iniziative/attività relative all’avanzamento progetti ed all’inerente prosecuzione delle opere di accompagnamento. Per garantire tutto ciò occorre attivare sin d’ora le più adeguate azioni (percorsi normativi, regolamentari, contrattuali, etc.);
        • rivendicare per Chiomonte la sede italiana operativa di LTF e delle imprese appaltatrici con i relativi uffici direzionali;
        • favorire l’immediata ristrutturazione degli edifici di Chiomonte e Ramat (molti dei quali sfitti, in stato di abbandono, o poco accattivanti) per valorizzarli sotto l’aspetto architettonico, strutturale ed energetico-tecnologico, per ospitare almeno inizialmente le maestranze (alcune centinaia) che opereranno in cantiere, a fronte di remunerativi e garantiti canoni di locazione pluriennali;
        • avviare, in aggiunta a quanto sopra, le procedure per l’accesso ai fondi europei o similari per la realizzazione di alcuni progetti;

 

  • Mantenere al comune di Chiomonte un ruolo centrale, ottenendo una forte rappresentanza nella task force per sé e per le realtà più rappresentative del territorio, favorendo e monitorando quanto previsto nel presente e in altri documenti per l’indispensabile coinvolgimento dell’area, anche a riguardo di sicurezza, salute e sviluppo sostenibile, nonché agendo con    le opportune relazioni ed i necessari stimoli e contributi verso tutte le istituzioni e organizzazione coinvolte e proficuamente coinvolgibili nell’operazione per accelerare e promuovere lo sviluppo di Chiomonte.

 

Di tutto ciò si dovrà dare l’adeguata ed ampia evidenza anche mediatica, affinché si formi la necessaria consapevolezza della peculiare  situazione di Chiomonte che deve essere tutelato nei confronti di qualsiasi interlocutore.

 

Allegato
Primo elenco di investimenti/attività correlate alle opere di accompagnamento alla NLTL