Noam Chomsky

"I temi sollevati nell'esposto meritano senz'altro un intervento del Tribunale Permanente dei Popoli"

"E' particolarmente inquietante apprendere delle accuse e minacce di punizione contro gli anarchici che sono tra quelli che si oppongono al progetto del treno ad alta velocità. Mi auguro che le accuse cadano e che le proteste possano continuare senza subire ingerenze"

Le basi scientifiche dell'opposizione al TAV TO-LYON

 

Fin dalle sue origini il movimento No Tav si è potuto avvalere con costanza dell’apporto analitico di docenti universitari ed esperti di varie discipline (economia dei trasporti e architetture contrattuali e finanziarie, ingegneria ambientale, clima), di naturalisti, geologi, agronomi, studiosi dell’arte e del paesaggio, medici e giuristi. Grazie al contributo professionale di queste figure, sempre fornito gratuitamente, l’opposizione alla nuova ferrovia Torino-Lione ha potuto beneficiare di un "sapere" diventato, nel tempo, un bene comune.

 

Nel corso dei 24 anni di condivisione delle ragioni contrarie all’opera sono state innumerevoli le serate formative che, partite dal tema del modello infrastrutturale del Tav, si sono poi allargate alla critica delle ragioni economiche e politiche che perseguono uno sviluppo basato sulle cosiddette grandi opere, spingendosi infine a delineare un possibile futuro alternativo, più attento agli interessi collettivi ed al rispetto dei territori, che dia priorità all’ambiente, alla salute, ai diritti dei cittadini, che sia liberato dalla corruzione dei partiti e dall’invadenza delle mafie.

Citiamo solo alcuni degli eventi più recenti che hanno caratterizzato questo percorso.